Ciao Deborah e benvenuta all’intervista autore del blog “Punto
e Virgola”!
Cominciamo subito con le domande!
Cominciamo subito con le domande!
1. Raccontaci qualcosa di te, qualcosa che vorresti che i nostri lettori
sapessero prima di entrare in contatto con i tuoi romanzi!
Qualcosa di me…
beh, che posso dire. Sono una persona molto semplice, amante della natura e
della montagna. Per passione corro in bici da corsa, sport che ho conosciuto
grazie a mio marito e con cui lo pratico ormai da diversi anni. Mi fa stare
bene, mi libera dal mente da tutto e mi rigenera. Ho tre splendidi meticci, uno
preso da un canile e due da famiglie che non sapevano che farne. Sono il nostro
mondo <3
Leggo da sempre,
anche se crescendo, per un certo periodo ho abbandonato il mondo dei libri. Ero
troppo impegnata nel lavoro e nella famiglia. Posso dire che mi ero persa,
troppo concentrata a vivere nelle vite altrui piuttosto che nella mia,
tralasciando in tal modo passioni e sogni.
Ma questo mondo,
anche se ti allontani poi ci ritorni perché è lui stesso a chiamarti. E così è
stato… mi sono rituffata nelle pagine, nel loro profumo inconfondibile e questa
volta ho tutta l’intenzione di restarci.
2. Riassumiti in tre aggettivi!!!
Riflessiva, umile
ed equilibrata
3. Che messaggio vorresti mandare ai tuoi lettori, e quanto di te c’è
nei tuoi romanzi?
Non mollate, anche
se cadete a terra, rialzatevi. Per ognuno di noi c’è un sole che brilla, a
volte è solo più nascosto di altri.
Il mio romanzo
rispecchia una parte di me, quella che si sente invisibile, che vuole essere
invisibile; quella che non si fida di nessuno, quella che ha paura del mondo
intero. Fino a quando non incontra il suo sole. Ed è grazie a quel sole che si
rende conto che non dovrà più lottare da sola.
4. Chi sono i tuoi “idoli letterari”?
In primis Sparks, poi la Hoover, Dan Brown, Mojes, Mia Sheridan, Aurore
Belle e molti altri ancora.
5. Cosa ne pensi della nascita di tanti scrittori emergenti? Senti il peso della concorrenza o pensi che sia bello lavorare insieme fra autori?
Penso che sia una bella occasione per persone che come me, vogliano
condividere con altri una parte di sé.
Il peso della concorrenza non lo sento, proprio perché io ho scritto
questo romanzo per raccontare qualcosa e non per scalare semplicemente i
vertici.
Inoltre, devo dire che ho avuto modo di conoscere persone splendide in
questo mondo, alcune delle quali sono self da parecchio e mi hanno aiutata e
sostenuta in questo percorso.
Mi sono divertita e mi sto divertendo tutt’ora nel muovere i miei primi
passi.
6. Quale libro non consiglieresti mai a nessuno?
Sinceramente? Nessuno. Io credo che la lettura sia soggettiva, ognuno di
noi viene catapultato tra le pagine in maniera differente e capta emozioni
diverse. Quello che magari fa piangere a me, può far ridere ad un altro e
quello che fa schifo a me, può piacere all’altro. Ogni storia è un viaggio
personale, ci si può rivivere in quel viaggio o si può semplicemente sognare.
7. Adesso è arrivato il momento per porti da solo una domanda che nessuno ti ha mai fatto, ma a cui avresti sempre voluto rispondere…
Mhmm… fammi
pensare.
Qual è il personaggio al quale ti sei affezionata/o maggiormente in questo
tuo racconto? A quale frase o pensiero ti rispecchi di più?
Potrà sembrare banale, ma mi sono affezionata alla protagonista, Lisa. Il motivo
è semplice, e chi ha leggerà la mia storia si troverà d’accordo con me.
Lisa è cresciuta molto nel racconto: da persona paurosa, diffidente quale
era, alla fine si è rivelata forte e coraggiosa. In lei c’era tanta sofferenza
ma non ha mai smesso di lottare per trovare la serenità di cui aveva bisogno.
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