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giovedì 20 luglio 2017

AUTORE DAY: DEBORAH WRIGHT



Ciao Deborah e benvenuta all’intervista autore del blog “Punto e Virgola”!
Cominciamo subito con le domande!

1. Raccontaci qualcosa di te, qualcosa che vorresti che i nostri lettori sapessero prima di entrare in contatto con i tuoi romanzi!

Qualcosa di me… beh, che posso dire. Sono una persona molto semplice, amante della natura e della montagna. Per passione corro in bici da corsa, sport che ho conosciuto grazie a mio marito e con cui lo pratico ormai da diversi anni. Mi fa stare bene, mi libera dal mente da tutto e mi rigenera. Ho tre splendidi meticci, uno preso da un canile e due da famiglie che non sapevano che farne. Sono il nostro mondo <3
Leggo da sempre, anche se crescendo, per un certo periodo ho abbandonato il mondo dei libri. Ero troppo impegnata nel lavoro e nella famiglia. Posso dire che mi ero persa, troppo concentrata a vivere nelle vite altrui piuttosto che nella mia, tralasciando in tal modo passioni e sogni.
Ma questo mondo, anche se ti allontani poi ci ritorni perché è lui stesso a chiamarti. E così è stato… mi sono rituffata nelle pagine, nel loro profumo inconfondibile e questa volta ho tutta l’intenzione di restarci.

2. Riassumiti in tre aggettivi!!!

Riflessiva, umile ed equilibrata

3. Che messaggio vorresti mandare ai tuoi lettori, e quanto di te c’è nei tuoi romanzi?

Non mollate, anche se cadete a terra, rialzatevi. Per ognuno di noi c’è un sole che brilla, a volte è solo più nascosto di altri.
Il mio romanzo rispecchia una parte di me, quella che si sente invisibile, che vuole essere invisibile; quella che non si fida di nessuno, quella che ha paura del mondo intero. Fino a quando non incontra il suo sole. Ed è grazie a quel sole che si rende conto che non dovrà più lottare da sola.

4. Chi sono i tuoi “idoli letterari”?

In primis Sparks, poi la Hoover, Dan Brown, Mojes, Mia Sheridan, Aurore Belle e molti altri ancora.

5. Cosa ne pensi della nascita di tanti scrittori emergenti? Senti il peso della concorrenza o pensi che sia bello lavorare insieme fra autori?

Penso che sia una bella occasione per persone che come me, vogliano condividere con altri una parte di sé.  Il peso della concorrenza non lo sento, proprio perché io ho scritto questo romanzo per raccontare qualcosa e non per scalare semplicemente i vertici.
Inoltre, devo dire che ho avuto modo di conoscere persone splendide in questo mondo, alcune delle quali sono self da parecchio e mi hanno aiutata e sostenuta in questo percorso.
Mi sono divertita e mi sto divertendo tutt’ora nel muovere i miei primi passi.

6. Quale libro non consiglieresti mai a nessuno?

Sinceramente? Nessuno. Io credo che la lettura sia soggettiva, ognuno di noi viene catapultato tra le pagine in maniera differente e capta emozioni diverse. Quello che magari fa piangere a me, può far ridere ad un altro e quello che fa schifo a me, può piacere all’altro. Ogni storia è un viaggio personale, ci si può rivivere in quel viaggio o si può semplicemente sognare.

7. Adesso è arrivato il momento per porti da solo una domanda che nessuno ti ha mai fatto, ma a cui avresti sempre voluto rispondere…


Mhmm… fammi pensare.  
Qual è il personaggio al quale ti sei affezionata/o maggiormente in questo tuo racconto? A quale frase o pensiero ti rispecchi di più?

Potrà sembrare banale, ma mi sono affezionata alla protagonista, Lisa. Il motivo è semplice, e chi ha leggerà la mia storia si troverà d’accordo con me.
Lisa è cresciuta molto nel racconto: da persona paurosa, diffidente quale era, alla fine si è rivelata forte e coraggiosa. In lei c’era tanta sofferenza ma non ha mai smesso di lottare per trovare la serenità di cui aveva bisogno.


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